Successione con coniugi separati ma non divorziati

Successione con coniugi separati ma non divorziati

Approfondimenti

Successione con coniugi separati ma non divorziati

Come funziona la successione nel caso di due coniugi separati?

In caso di separazione personale tra coniugi, quello sopravvissuto al decesso dell’altro mantiene i diritti successori a tutti gli effetti al pari di un coniuge sposato, compreso il diritto alla pensione di reversibilità.

Perciò se siete proprietari di beni immobili e vorreste favorire gli eventuali figli a fronte di un/una ex coniuge, tutelatevi per tempo anche facendovi consigliare dal legale di fiducia la migliore soluzione per dare forma alle vostre aspettative.

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    Dichiarazione di Successione Ereditaria

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    Dichiarazione di Successione Ereditaria

    La Dichiarazione di Successione Ereditaria è un documento di natura fiscale a carico degli eredi del defunto

    La sua funzione è quella di fornire informazioni all’Agenzia delle Entrate sull’ammontare e la composizione del patrimonio ereditario in modo da potervi calcolarvi le imposte che devono essere pagate.
    Al suo interno occorrerà indicare tutti i beni e i diritti di cui il defunto era titolare in vita: ad esempio beni immobili, azioni o quote di società, denaro e titoli depositati in banca e in posta, aziende.

     

    Quando si presenta?

    La Dichiarazione di Successione Ereditaria deve essere redatta da un intermediario esperto (Dottore Commercialista ad esempio) necessariamente entro 12 mesi dall’apertura della successione all’Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione il defunto ha avuto la sua ultima residenza.

     

    Chi deve farla?

    La dichiarazione di successione deve essere presentata rispettivamente:
    – dagli eredi e i legatari o dai loro rappresentanti legali;
    – da coloro che sono stati immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza o di dichiarazione di morte presunta;
    – dagli amministratori dell’eredità;
    – dai curatori delle eredità giacenti;
    – dai trustee.

    A sottoscriverla deve essere uno solo dei soggetti obbligati.

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      Dichiarazione dei redditi di persone fisiche

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      Approfondimenti

      Dichiarazione dei redditi di persone fisiche

      Che cos’è la Dichiarazione dei Redditi?

      La dichiarazione dei redditi è il documento contabile attraverso il quale il cittadino-contribuente comunica al fisco il proprio reddito, ed effettua i versamenti delle imposte relative a partire dalla base imponibile e dalle aliquote fiscali per ciascuna imposta dovuta.

       

      DICHIARAZIONI DEI REDDITI SENZA PARTITA IVA: 730, UNICO

      La dichiarazione dei redditi deve essere presentata dai cittadini-contribuenti che hanno un lavoro dipendente presso un’azienda o un ente pubblico (per redigere il 730). Chi ha più fonti di reddito deve presentare l’Unico (affitti da contratto di locazione ad esempio).
      Dalla dichiarazione si possono scaricare una serie di costi che vanno ad incidere sull’ammontare del risultato della dichiarazione (debito o credito).

       

      DICHIARAZIONI DEI REDDITI CON PARTITA IVA: UNICO

      Il modello Unico deve essere presentao dai cittadini-contribuenti che esercitano un lavoro da professionista o collaboratore esterno ad esempio presso un’azienda o in attività indipendente. In base al tipo di inquadramento fiscale di apertura della Partita Iva e/o di fatturato si possono predisporre diversi tipi di contabilità redatta contestualmente in sede di Dichiarazione dei Redditi (forfettaria, minimi) oppure periodicamente a seconda della tipologia di contabilità richiesta (semplificata, ordinaria, ad esempio).
      Dalla dichiarazione si possono scaricare una serie di costi che vanno ad incidere sull’ammontare del risultato della dichiarazione (debito o credito).

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        Diritto inespresso: di cosa si tratta?

        Diritto inespresso: di cosa si tratta?

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        Diritto inespresso: di cosa si tratta?

        Cosa è un diritto inespresso?

        Un diritto inespresso è un diritto del cittadino, poco conosciuto, che si riferisce a dei benefici di tipo pensionistico, sociale o fiscale.

         

        Perché sociale?

        Un diritto inespresso è sociale perché compete non solo ai pensionati ma anche al cittadino in quanto tale (es. Bonus Acqua).

         

        Perché fiscale?

        Un diritto inespresso è fiscale perché riguarda tematiche legate al fisco (es. bonus affitti e altri oneri detraibili e/o deducibili).

         

        Come si può conoscere?

        Attraverso un CAF o un Patronato professionalmente riconosciuto oppure recandosi presso i nostri uffici di Via Cassini, 22/I al martedì pomeriggio di ogni settimana.

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          Decesso e pensioni: tutto quello che c’è da sapere

          Decesso e pensioni: tutto quello che c’è da sapere

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          Decesso e pensioni: tutto quello che c’è da sapere

          Le pensioni Inps o di altro ente di previdenza pagate dopo la morte del titolare vanno sempre restituite

          Generalmente per le pensioni accreditate sul conto corrente, la banca sospende automaticamente la ricezione delle pensioni e restituisce le somme eventualmente incassate non appena ha notizia del decesso del correntista. Ma non è detto che lo venga a sapere in tempo utile per evitare che gli eredi prelevino l’importo. È quindi compito dell’erede con delega accertarsi che questo venga fatto.

          Occorre anche denunciare all’Inps (o ad altro ente di previdenza) la morte di un assistito nel più breve tempo possibile, altrimenti la restituzione delle somme indebitamente percepite dopo la morte del pensionato, anche nei casi in cui non c’è malafede, può essere gravata di interessi di mora.

           

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